Scrivere, per alcune persone, viene naturale più che parlare. Si potrebbe incominciare anche in tenera età, tenendo un diario personale, ad esempio. È stato anche il mio caso, quando mio nonno mi regalò una piccola agenda che io potevo usare per annotare anche gli avvenimenti del giorno; peccato poi che andasse a sbirciarci dentro quando non ero nei paraggi e, candidamente, me lo confessò anche 😆
Il nonno aveva questa strana macchina nel suo studio (vedi foto in basso); credo sia capitato a molti di noi di vederne una anche fino ai primi anni ’90. Un modello Olivetti 44 che funzionava perfettamente anche dopo decenni di utilizzo. Dovevi solo sbatterci i polpastrelli un po’ più forte e, quando utilizzavi la carta carbone per fare una doppia copia, praticamente avevi già le dita con i calli di mezzo cm a fine battitura. Per cancellare gli errori, quando capitavano, per non dover sfilare via il foglio ruotando il rullo (perché se lo tiravi via di forza faceva un disastro… Sì, l’ho fatto ai tempi delle elementari), si utilizzavano svariati metodi, tra cui la gomma e il foglio correttore (simile al bianchetto di oggi). E il nastro bicolore, nero e rosso, che aveva un odore forte; quando ci avevi preso la mano e iniziavi a battere più veloce, era una bellezza.

Poi sono arrivate le tastiere dei PC e il mondo è cambiato, un’altra volta. I diari sono diventati i blog e, questa volta, chi li scriveva sapeva esattamente che voleva che altri leggessero i propri pensieri. Comunque, esistono ancora i diari cartacei, anche nel XXI secolo, ed esiste chi li utilizza privatamente. Scrivere a mano è impareggiabile.
L’importanza della fantasia e perché non dovremmo mai lasciarla andare
La fantasia nella vita aiuta un sacco, anche in campi e situazioni che nulla hanno a che vedere con la scrittura. Dove fioriscono i sogni, la fantasia cresce come un albero maestoso, le cui radici affondano direttamente nell’anima. È un rifugio dal tran-tran quotidiano, un ponte che collega bambini e adulti facilmente ed è la chiave per mettere in pratica la famosa frase “staccare la spina” e uscire dal grigiore della monotonia.
Non c’è niente di meglio della fantasia anche nel mondo del lavoro, fa tirare fuori idee insperate anche in momenti critici.